A cosa serve il profumo dei fiori

Una visione antropocentrica dell’universo, spesso comune nei tempi antichi, potrebbe affermare che i fiori profumati sono stati creati per farne godere solamente all’uomo l’inebriante profumo. Ovviamente non è così e non si può avere una visione antropocentrica della Natura. Tutto ha una finalità ben precisa (decisamente lontana dal nostro egoistico godimento), spesso indirizzata al mantenimento della specie, proprio come in questo caso. La fragranza dei fiori, un po’ come accade per le specie più vistose e colorate, serve per attirare gli insetti e altri animali impollinatori. La Natura ha pensato a tutto, si tratta di un mutuo scambio: gli insetti impollinatori, in cambio di una quantità di dolcissimo nettare alloggiato sul fondo della corolla, si cospargeranno di minuscoli granelli di polline che verrà trasportato da un fiore all’altro, fecondandoli. In questa maniera si da il via alla creazione del seme, che rappresenterà una nuova vita. Ma spieghiamo meglio la funzione del profumo: per la maggior parte degli insetti in questione la vista è molto diversa da quella degli esseri umani, molto spesso è decisamente meno sviluppata. Piccole corolle, non sempre ben sviluppate, avrebbero avuto poche possibilità di essere viste, e visitate con conseguente prelievo del polline. E’ quindi necessario sviluppare un segnale più efficace, che colpisca un altro senso differente dalla vista: una intensa scia odorosa, spesso rafforzata dalla presenza di un gran numero di fiori, è in grado di catturare l’attenzione degli agenti impollinatori, e di far compiere loro il proprio dovere.